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Il Morbo di Crohn

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Il morbo di Crohn

Morbo di Crohn

Quali sono i sintomi?

Il sintomo più frequente è il dolore addominale, la cui localizzazione dipende dalla sede delle lesioni e la cui gravità è maggiore rispetto a quello presentato dal soggetto con Colite Ulcerosa.

La mancanza di appetito può comparire anni prima delle manifestazioni intestinali. La diarrea, il tenesmo e le lesioni perianali (ragadi, ascessi, fistole) compaiono nei casi con lesioni al colon.

Sintomi extraintestinali

Febbre di lunga durata, nausea, vomito, letargia, ritardo dello sviluppo puberale costituiscono altri sintomi di un esordio subdolo di Morbo di Crohn.

Quali esami eseguire per una diagnosi certa di Morbo di Crohn?

La Risonanza Magnetica dell’intestino è attualmente la metodica radiologica di scelta nei pazienti pediatrici con MICI. La Risonanza Magnetica si preferisce alla TAC per l’elevata accuratezza e per l’assenza di radiazioni.

La videocapsula endoscopica è indicata per identificare lesioni della mucosa del piccolo intestino in bambini con sospetto Morbo di Crohn, nei quali l’endoscopia convenzionale e gli esami radiologici non sono stati diagnostici.

Qual è la terapia medica della Morbo di Crohn?

Il trattamento del Morbo di Crohn, analogamente a quello della Rettocolite Ulcerosa, dipende dalla gravità della patologia e dalla sua distribuzione.

E’ importante fare una distinzione tra la terapia di induzione e quella di mantenimento.

Le opzioni della terapia di induzione sono la Nutrizione enterale esclusiva ed i Corticosteroidi. 

Per quanto concerne la terapia di mantenimento, il farmaco più utilizzato è l’Azatioprina. Il metrotrexate costituisce una valida alternativa in caso l’Azatioprina sia inefficace o mal tollerata dai piccoli pazienti.

La terapia con Infliximab risulta essere efficace nell’indurre la remissione in pazienti pediatrici con Morbo di Crohn di grado da moderato a severo, resistenti o intolleranti alla terapia di induzione standard. La terapia di mantenimento con infusioni periodiche di Infliximab influisce positivamente sia sulla crescita del bambino che in caso di malattia fistolizzante. 

La terapia chirurgica è indicata solo in caso di stenosi localizzata o di malattia ileo-cecale resistente al trattamento ed è associata ad un immediato e significativo aumento della velocità di crescita.

Decorso e prognosi

Anche il bambino con Morbo di Crohn  va seguito con controlli ravvicinati fino alla remissione clinica, endoscopica ed istologica e, successivamente, in base all'andamento della malattia.

Il Morbo di Crohn in età pediatrica è caratterizzato dallo sviluppo frequente, col tempo, di un fenotipo severo, caratterizzato da una malattia estesa e complicata. Le terapie immunosoppressive sembrano migliorare la storia naturale della malattia e ridurre la necessità di intervento chirurgico. 

Quali sono le complicanze della Morbo di Crohn? 

Nel Morbo di Crohn il megacolon tossico è meno frequente che nella Colite Ulcerosa. Il carcinoma del piccolo intestino può comparire dopo un decorso di 10 anni mentre quello a localizzazione colica è meno frequente rispetto alla Colite Ulcerosa.

Altre complicazioni possibili sono fistole rettovaginali, ascessi perianali, stenosi, calcoli renali di ossalato e di acido urico, idronefrosi.

Può persistere ritardo dell'accrescimento nonostante appropriata terapia medica, deficit di vitamine e di minerali e ritardo nella comparsa della pubertà.

 

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